sabato 22 dicembre 2007

The Future Is Unwritten

"The Future Is Unwritten" diceva John Graham Mellor alias Joe Strummer, cantante della mitica punk band londinese "The Clash", nella canzone "Know Your Rights" dall'album "Combat Rock", datato 1982. Aveva trent'anni. Oggi ne avrebbe 55. Ma il conto si è fermato quando 5 anni fa quando, la mattina del 22 Dicembre, Strummer venne trovato morto nella sua casa a causa di un infarto. Aveva da poco compiuto cinquant'anni. Mi sembra quindi doveroso rendere omaggio a questo cantante simbolo del punk rock inglese e della musica anni '70 in generale. Perchè definire lui e i Clash come semplici punk rocker è decisamente riduttivo. Come definire punk un capolavoro come "Sandinista", che presenta elementi rock, jazz, dub, ska, reggae ma ben poco punk? Ma da Sandinista facciamo un salto indietro alla metà degli anni '70: Strummer vive prima un'esperienza da cantante di strada con lo pseudonimo di Woody per poi entrare a far parte della band 101'ers. Nel 1976 Bernie Rhodes, manager dei London SS, propose a Strummer di entrare a far parte del gruppo. 24 ore dopo Joe diede il suo consenso e iniziò così la sua avventura nei Clash. Con la band registrò 6 album: The Clash, Give 'em Enough Rope, London Calling, Sandinista!, Combat Rock e Cut The Crap (quest'ultimo composto da Strummer con una nuova formazione, ma sempre sotto il nome "The Clash"). Dopo lo scioglimento definitivo del gruppo Joe iniziò a dedicarsi al cinema, sia come autore si colonne sonore che come attore, ma non ebbe successo. Nel 1989 esce il suo primo disco da solista: Earthquake Weather, con uno suono molto rockabilly che si discosta molto dallo stile dei Clash. Praticamente vive di rendita fino al 1995, anno in cui forma una band con alcuni talentuosi polistrumentisti; il gruppo viene battezzato "Joe Strummer & The Mescaleros". Con loro incide 3 album: Rock Art & The X-Ray Style, Global A Go-Go e Streetcore (pubblicato postumo la morte di Joe). Resta solo il ritratto immortale di quest'uomo simbolo di un'intera generazione che ha rappresentato per l'ondata punk rock quello che Gandhi era per il pacifismo. Indelebili nella nostra memoria le sue performance sulle note (per citare giusto qualche canzone) di "Janie Jones", "London Calling", "Death Or Glory", "Train In Vain" e "Rock The Casbah".

domenica 16 dicembre 2007

We Are The Champions Of The World

La citazione di Freddie Mercury e dei "suoi" Queen è d'obbligo visto le circostanze: il Milan è campione del mondo per la terza volta nella sua storia e si guadagna (come se non lo avesse già) un posto d'onore nella storia del calcio. Infatti con questo successo l' A.C. Milan diventa il club calcistico più titolato al mondo, con ben 18 successi internazionali all'attivo. La ciliegina sulla torta per quest'anno strepitoso in cui il Diavolo ha conquistato Champions League, Supercoppa Europea e Coppa Intercontinentale (per non parlare del Pallone d'Oro e del FIFA World Palyer assegnati a Kakà). Ed è una soddisfazione ancora più grande per un giovane tifoso rossonero come me, nato quando ormai l'era degli "Invincibili" di Sacchi (prima) e Capello (poi) andava tramontando. Ora posso dire di aver visto il Milan vincere tutto, in Italia e in Europa come nel mondo. Fin da piccolo il calcio catturò la mia attenzione e anche oggi continua ad ardere dentro di me la passione per questo che molti definiscono "il gioco più bello del mondo". Sono uno sfegatato tifoso milanista dall'età di 5 anni e il mio idoloè sempre stato Paolo Maldini. E questa prima coppa del mondo alzata al cielo da capitano è forse il regalo più bello che la nostra bandiera potesse farsi alla fine della sua quasi leggendaria carriera. Grazie capitano. Grazie ragazzi. E FORZA MILAN!!!

giovedì 6 dicembre 2007

Go Over Like a Lead Balloon

In questa fredda giornata di inizio Dicembre, tutti hanno bisogno di qualcosa per sentirsi al caldo; be per me quel qualcosa è la musica. Nel senso che la musica per me più che un passatempo, è un luogo in cui rifugiarmi quando voglio sfuggire ai miei pensieri, come anche un modo di esprimere quello che provo attraverso quello che ascolto. Quindi oggi vi racconterò di una grande band che ha segnato come poche altre la storia del rock, e che per quanto passi il tempo continuerà a regalarmi belle emozioni: ovviamente sto parlando dei Led Zeppelin. Loro per me sono l'incarnazione della perfetta rock band, in quanto ogni componente era uno dei migliori nel suo campo, e ognuno contribuì a elevare gli Zeppelin da band a mito. Ma facciamo un salto indietro nel tempo, fino alla metà degli anni '60; quando ormai l'America del post-Kennedy si preparava ad essere travolta dal movimento hippie, in Inghilterra invece la scena musicale era dominata dagli Yardbirds, un gruppo blues in cui spiccavano i 3 istrionici chitarriti Eric Clapton, Jeff Beck e Jimmy Page. Quando però i primi due mollarono il progetto, rimase il solo Page a dover rispettare l'impegno di un tour in Scandinavia preso in precedenza dalla band. Così lui dovette provvedere a metter su un gruppo che potesse adempiere a questo compito: nacquero così i New Yardbirds, che optarono poi per il nome "Led Zeppelin". I loro nomi sono immortali come la loro indelebile leggenda: Robert Plant, Jimmy Page, John Paul Jones, John "Bonzo" Bonham. Purtroppo la loro avventura finì troppo presto: infatti il 25 settembre 1980, poco prima di partire per gli Stati Uniti, John Bonham si presentò alle prove completamente ubriaco; continuò a bere per tutta la sera in una festa a casa di Jimmy e fu messo a dormire in una stanza. La mattina dopo fu trovato morto soffocato nel proprio vomito. La stampa parlò di 40 dosi di vodka ingerite. Dopo la morte di Bonham, gli altri tre componenti, con un comunicato stampa diffuso il 4 dicembre 1980, resero nota la decisione di voler interrompere l'attività artistica con il nome di Led Zeppelin, dedicandosi quindi a rispettivi progetti solisti. Proprio qualche giorno fa però (precisamente il 10 Dicembre 2007) gli Zeppelin si sono riuniti per una sera, un solo concerto: Jason Bonham ha degnamente sostituito il defunto padre e il live si è rivelato all'altezza delle aspettative, tenendo conto dell'età media dei componenti del gruppo. La rivista Rolling Stone li ha definiti "the heaviest band of all time". E scusate se è poco!

giovedì 29 novembre 2007

You Fight for Knowing Who Are

"Fight Club" è un film del 1999 diretto da David Fincher (Se7en, Zodiac), interpretato da Brad Pitt e Edward Norton, tratto dall'omonimo romanzo di Chuck Palahniuk. Devo confessare che la visione di questo film ha influenzato e non poco il mio pensiero e il mio modo di vedere le cose. Perciò voglio raccogliere qua le migliori citazioni di questo film fiasco al botteghino, ma re indiscusso dell'home video.

NARRATORE - EDWARD NORTON
  • Questa è la tua vita e sta finendo un minuto alla volta.
  • In un arco di tempo abbastanza lungo l'indice di sopravvivenza scende a zero.
  • Era davanti agli occhi di tutti, Tyler e io l'avevamo solo reso visibile. Era sulla punta della lingua di tutti, Tyler e io gli avevamo solo dato un nome.
  • Mettimi una pistola alla testa e dipingi le pareti con le mie cervella.
  • Volevo infilare una pallottola tra gli occhi di tutti i panda che si rifiutano di fottere per salvare la loro specie. Volevo aprire le valvole di scarico delle petroliere e inondare tutte le spiagge francesi che avrei visto. Volevo respirare fumo. Volevo distruggere qualcosa di bello.

TYLER DURDEN - BRAD PITT

  • Omicidi, crimini, povertà. Queste cose non mi spaventano. Quello che mi spaventa sono le celebrità sulle riviste, la televisione con cinquecento canali, il nome d'un tizio sulle mie mutande, i farmaci per capelli, il viagra.
  • Io dico: non essere mai completo. Io dico: smettila di essere perfetto. E io dico: dai, evolviamoci, le cose vadano come devono andare.
  • Le cose che possiedi alla fine ti possiedono.
  • Mi fanno pena quei ragazzi ammassati nelle palestre che cercano di somigliare a quello che gli dicono Calvin Klein o Tommy Hilfiger. L'automiglioramento non è la risposta...è solo masturbazione! Forse la risposta è l'autodistruzione.
  • Infilarti le piume nel culo non fa di te una gallina!
  • Respingo i principi base della civiltà, specialmente l'importanza dei beni materiali.
  • Stammi a sentire, devi considerare la possibilità che a Dio tu non piaccia, che non ti abbia mai voluto, che con ogni probabilità Lui ti odi, non è la cosa peggiore della tua vita! Non abbiamo bisogno di Lui! Al diavolo la dannazione e la redenzione, siamo i figli indesiderati di Dio e così sia!
  • Devi avere coscienza, non paura. Coscienza che un giorno tu morirai!
  • È solo dopo aver perso tutto che siamo liberi di fare qualsiasi cosa.
  • La pubblicità ci fa inseguire le auto e i vestiti, fare lavori che odiamo per comprare cazzate che non ci servono.
  • Siamo i figli di mezzo della storia, non abbiamo né uno scopo né un posto. Non abbiamo la grande guerra né la grande depressione. La nostra grande guerra è quella spirituale, la nostra grande depressione è la nostra vita.
  • Siamo cresciuti con la televisione che ci ha convinto che un giorno saremmo diventati miliardari, miti del cinema, rock stars. Ma non è così. E lentamente lo stiamo imparando. E ne abbiamo veramente le palle piene!
  • Tu non sei il tuo lavoro, non sei la quantità di soldi che hai in banca, non sei la macchina che guidi, né il contenuto del tuo portafogli, non sei i tuoi vestiti di marca, sei soltanto la canticchiante e danzante merda del mondo!
  • Quanto sai di te stesso se non ti sei mai battuto? Non voglio morire senza cicatrici, perciò picchiami, sennò perdo il coraggio.
  • Siamo una generazione di uomini cresciuti dalle donne. Mi chiedo se un'altra donna è veramente quello che ci serve!
  • Nel mondo che vedo uno si muove con gli alci, tra le umide foreste dei kanyon intorno alle rovine del Rockefeller Center. Indosserà abiti di pelle che gli dureranno per tutta la vita. Si arrampicherà per le liane che avvolgono la Sears Tower. E quando guarderà giù vedrà minuscole figure che pestano granturco e posano strisce di carne di cervo sulla carreggiata vuota di qualche superstrada abbandonata.
  • Signori, benvenuti al Fight Club. Prima regola del Fight Club: non parlate mai del Fight Club. Seconda regola del Fight Club: non dovete parlare mai del Fight Club. Terza regola del Fight Club: se qualcuno grida basta, si accascia, è spompato, fine del combattimento. Quarta regola: si combatte solo due per volta. Quinta regola: un combattimento alla volta, ragazzi. Sesta regola: niente camicia, niente scarpe. Settima regola: i combattimenti durano per tutto il tempo necessario. Ottava ed ultima regola: se questa è la vostra prima sera al Fight Club... dovete combattere!

sabato 24 novembre 2007

From Texas Book School Depository

24 Novembre. Sembra un giorno come gli altri. Tanti oggi ricordano che 16 anni fa moriva a Londra nella sua abitazione il frontman dei Queen, Freddie Mercury. Per carità, niente contro di lui. Era e rimane un grande della storia della musica. Ma non è di lui che voglio parlare. La mia intenzione è quella di portarvi molto più indietro nel tempo, al medesimo giorno di 44 anni fa. Ma è giusto fare un breve riepilogo della situazione dei tempi: il 22 Novembre 1963 l'allora presidente degli Stati Uniti John Fitzgerald Kennedy viene assassinato. Viene accusato Lee Harvey Oswald, impiegato alla "Texas Book School Depository" i cui uffici si affacciano (seppur ad una notevole distanza) su Elm Street, strada in cui si trovava il corteo di Kennedy quando il presidente fu ucciso. Nel giro di poche ore la stampa, incoraggiata dal governo, indica Oswald come capro espiatorio di un complotto che mirava proprio all'assassinio di JFK. Due giorni dopo, il 24 Novembre appunto, mentre viene trasferito dalla centrale di polizia di Dallas alla prigione della contea, Lee Harvey Oswald viene ucciso (peraltro in diretta tv) da Jack Ruby, un gestore di night club affetto da turbe psichiche: il presunto assassino non ebbe in questo modo mai l'occasione di deporre, e sulla vicenda calò il mistero. Nei decenni che hanno seguito la tragedia sono state fatte molte ipotesi sull'omicidio di Kennedy: cospirazioni, presunta impossibilità per Oswald di sparare tre colpi con quel fucile, o di colpire con un solo proiettile sia Kennedy sia Connally. Ad esempio, un recente test condotto in Italia nella Regia fabbrica d'Armi di Terni dove fu prodotto il fucile Carcano dall'agenzia Ansa, su autorizzazione concessa dal Comando Logistico dell'Esercito Italiano, ha stabilito che il fucile 91/38 ha una velocità massima di tiro di 5 secondi per colpo. Il tiratore (sotto la supervisione di Ufficiali dell'Esercito) ha impiegato 19 secondi per mettere a segno 3 colpi, tempo di gran lunga superiore a quello impiegato da Oswald secondo la commissione Warren. Altri studi sulla vicenda sostengono la presunta impossibilità che sia stato usato quel fucile a compiere l'attentato per via della sua supposta imprecisione.
Personalmente no ho mai creduto nella colpevolezza di Oswald, quanto piuttosto a una montatatura: per insabbiare un delitto di stato (che non sarebbe stato una novità alla CIA) si è cercato un possibile colpevole addossandogli tutta la responsabilità, per poi farlo uccidere evitando che possa discolparsi con una deposizione. Con questo non voglio certo martirizzare Oswald; semplicemente ricordare questo episodio che a decenni di distanza desta ancora scalpore, rammentando come un uomo, a parer mio innocente, sia stato crocifisso dalla stampa e condannato dalla gente senza avere nemmeno la possibilità di difendersi: qui cito William Rookwood (a.k.a. "V"), protagonista della graphic novel "V for Vendetta", permettendomi di sostituire la data: "Ricorda per sempre il 25 Novembre"...

lunedì 12 novembre 2007

Another Masterpiece by Disney Pixar®

Il fenomeno mediatico lanciato da un film Disney, che ha conquistato l'America durante l'estate, finalmente è sbarcato anche nelle sale italiane: stiamo ovviamente parlando di Remy, il topo che si scopre chef protagonista del nuovo film Pixar, Ratatouille. Ottimi incassi per quello che si conferma essere uno dei film d'animazione più riusciti di sempre. Cominciamo col dire che la realizzazione della computer grafica per il film è stata fenomenale, i disegnatori e gli animatori Disney hanno veramente superato se stessi nel produrre questo vero e proprio gioiello d'animazione! Ma anche il resto del film è curatissimo: dalla storia, che coinvolge senza annoiare e diverte senza eccedere, all'ambientazione di una Parigi splendida e verosimile come non mai, fino ad arrivare alla cucina, che si presenta in questo film come la vera padrona dello schermo! Insomma un film per tutti, grandi e piccini, che stupisce e incanta per tutto l'arco della sua durata, per una piacevole visione del totale di due ore circa. Non c'è che dire: l'ennesimo capolavoro targato Walt Disney Pixar!

sabato 10 novembre 2007

Apple Strikes Back

Dopo la presentazione dell'iPhone, che Steve Jobs aveva definito come "la seconda rivoluzione a cui assistiva in vita sua", si pensava che per un po' in casa Apple se ne starebbero stati calmi. E invece ancora una volta ha sorpreso tutti. Nessuna novità eclatante al punto da oscurare l'iPhone (che ricordiamo verrà commercializzato da noi in Europa a partire dal periodo natalizio, tanto per cambiare), ma molti spunti interessanti. Giusto per cominciare, la nuova gamma dell'iPod Shuffle, lettore mp3 tascabile disponibile con hard disk da 1 GB, che in questa linea si veste di nuovi colori: alcuni molto belli, come il rosso un po' opaco e il verde acqua, altri anonimi come l'azzurro e il grigio, altri ancora orribili come il viola. Stessi colori (ad eccezione del viola, per fortuna) sono presenti anche nella nuova generazione dell'iPod Nano, che presenta però un'innovazione importante: infatti, come l'iPod Classic prima di esso, il Nano è ora diventato video, in quanto è in grado di leggere file multimediale quali film e videoclip, grazie anche a un ingrandimento dell'apparecchio per contenere il nuovo display (anche se secondo me quest'ingrandimento ha fatto un po' perdere l'idea di "Nano", in quanto la nuova generazione è più grande, quindi perde la compattezza e la comodità che avevano caratterizzato le precedenti linee, oltre a perdere anche molti punti in estetica). Poi, oltre ai soliti piccoli cambiamenti nell'iPod Classic e alla riedizione dell'iPhone, arriva il piatto forte: il nuovissimo iPod Touch. Detto terra terra, è un iPod con le stesse funzioni e le tecnologie di cui è dotato l'iPhone, ma senza la possibilità di chiamare, mandare messaggi e e-mail, ecc. (insomma senza le funzioni da telefono cellulare). Secondo me l'iPod Touch è sarebbe davvero un'ottima cosa (quando il prezzo raggiungerà un livello ragionevole), non fosse per gli hard disk poco capienti di cui è dotato: soltanto 8 GB e 16 GB. Ma a questo si può porre rimedio, quindi credo di poter dire senza ombra di dubbio che Steve Jobs e soci hanno fatto ancora centro!

mercoledì 31 ottobre 2007

And so Castle Made of Sand, Fall in the Sea, Eventually

Come potevo non scrivere sul nuovo blog qualcosa a proposito di Jimi Hendrix, mio idolo musicale indiscusso? Semplice, non potevo non farlo. E quindi, ora, lo faccio. Preciso che io, al contrario di quello che potete pensare, non ascolto musica da molto tempo. Ho iniziato ad appassionarmi alla vera musica circa un anno e mezzo fa, e col tempo ho elaborato, incrementato e nutrito questa passione musicale. Tutto è cominciato da una canzone, pubblicata per la prima volta su album nel 1967 da una band composta da due giovanotti inglese e un ragazzo afro-americano. La band in questione era la Jimi Hendrix Experience messa insieme dall'ex bassista degli Animals, Chas Chandler. L'album è "Axis: Bold As Love" e la canzone è "Little Wing". I due ragazzi inglesi, all'anagrafe Noel Redding e John "Mitch" Mitchell, pur essendo dotati, furono oscurati dal talento di quell'afro-americano destinato a entrare nella storia della musica come uno dei migliori chitarristi, se non il migliore, di sempre. Quel ragazzo era James "Jimi" Hendrix. Per ricordarlo, voglio raccontare un aneddoto su di lui e il suo arrivo in Inghilterra nel 1966. Chas Chandler, allora manager di Hendrix, decise di organizzare per il lancio di Hendrix un piccolo evento nell'albergo Big O'Nails di Londra: lì avrebbe fatto esibire la Jimi Hendrix Experience davanti alle personalità di spicco della musica rock inglese di quei tempi. E così fu. Il 25 Novembre il piccolo Big O'Nails per questo evento era stipato dai rockettari più in vista dei tempi, tra i quali menzioniamo i Beatles e i Rolling Stones al completo, Eric Clapton, Pete Townshend e Jimmy Page solo per dirne alcune. Non poteva esserci lancio migliore per Hendrix. Il concerto proposto a un volume altissimo, e non ci volle molto per conquistare la platea di eletti; la band suonò "Everybody Needs Somebody To Love", "Wild Thing", "Like A Rolling Stone" (Hendrix era un grande fan di Dylan), "Johnny B. Goode" e "Hey Joe". Il pubblico rimase estasiato, tanto che appena finito il concerto Lennon e McCartney irruppero nei camerini per complimentarsi con un'incredula band. E fu così che tutto iniziò...

mercoledì 24 ottobre 2007

A Long Time Ago, in a Galaxy Far Far Away...

Forse molti di voi mi odieranno per questo, ma io non posso nascondere di essere un grande appassionato di Star Wars; fin da piccolo sono cresciuto guardando i film di George Lucas (chiaramente non solo Guerre Stellari ma anche American Graffiti, altro capolavoro del suddetto regista), e anche adesso hanno per me un valore molto grande. Sfido chiunque a non appassionarsi a una storia così bella e così superbamente girata (parlo per la trilogia vecchia, su quella nuova ci sarebbe più che qualcosa da ridire): insomma, a mio avviso, un cult della fantascienza (alla facciazza di Spielberg!). Tra tutti i film di Star Wars, quello che preferisco è senza ombra di dubbio l'Episodio V: l'Impero Colpisce Ancora. Come storia è il più sorprendente nonchè il più avvincente, e poi ha un finale devastante (chi non ne è convinto appieno veda la discussione fra Dante e Randal, in "Clerks" di Kevin Smith, proprio riguardo questo finale)! Ci tengo anche a dire che il mio personaggio preferito è Yoda, il più anziano fra i cavalieri Jedi, oltre che il più forte e quello con la battuta sempre pronta!
Star Wars è davvero uno dei film che mi hanno segnato in modo indelebile, e mi sembrava giusto rendergli omaggio nel miglior modo possibile. Quindi non mi resta che citare Han (Ian nella versione italiana) Solo, quando nell'Episodio IV pronuncia per la prima volta la mitica frase: "May, the Force be with you".

martedì 16 ottobre 2007

Waitin' 4 SxM

Ultimamente però devo dire che il mio interesse musicale è orientato in particolare verso un altro genere: l'hip-hop. Ascolto sia hip-hop straniero (2Pac, Fugees, Run DMC, Beastie Boys, N.W.A., Dr. Dre, Ice Cube, Snoop Doggy Dogg, Eric B. & Rakim, Notorious BIG, Public Enemy, Wu-Tang Clan, De La Soul e Roots) che italiano. E a proposito di hip-hop nostrano volevo portare ai vostri occhi il 2TheBeat, uno dei più celebri campionati di freestyle del circuito italiano assieme a TecnichePerfette. Onestamente non tutti gli MC sono all'altezza (mentre altri addirittura spaccano solo nella jam, mentre sugli album deludono), ma alcuni sono davvero bravi. I migliori a mio avviso restano Er Danno (Colle Der Fomento), Kiave (Migliori Colori), Jack The Smoker (Spregiudicati), Mistaman (ex Centro 13), Ensi (OneMic), Esa a.k.a. El Presidente (ex OTR e Gente Guasta) e la nuova scoperta della Dogo Gang, il giovanissimo Ted Bundy. Se siete interessati potete vedere i video che ho postato su questo blog oppure cercarveli direttamente su Youtube. Ma il mio interesse per l'hip-hop di casa nostra non si ferma al freestyle; i miei artisti made in italy preferiti sono i Colle Der Fomento, Kaos, Neffa, Deda, DJ Lugi, Melma&Merda, Uomini Di Mare, Fritz Da Cat, Bassi Maestro, Esa a.k.a. El Prez, Joe Cassano, Lord Bean, Turi, Piotta, Cor Veleno, Sacre Scuole, Club Dogo, Mondo Marcio, Fabri Fibra (questi ultimi li apprezzavo prima che si vendessero a una major per cominciare a fare dischi da hit-parade). Purtroppo non ho avuto ancora l'occasione di ascoltare un grande gruppo italiano come i Sangue Misto, ma dato il loro cd non lo avrò da mio fratello prima della seconda liceo, dovrò aspettare. Nel frattempo non mi resta che citare il grande Danno che dice "... io resto uguale per il poco che rimane, se l'hip hop è morto rapperò al suo funerale..."

lunedì 15 ottobre 2007

Skate Or Die

Da diversi anni seguo con molto interesse gli sport estremi, in particolare lo skateboarding. Adoro vedere video, guardare contest e da qualche mese anch'io ho iniziato a praticare questo sport fantastico e soprattutto molto impegnativo. Certo, ci vuole un po' di predisposizione, ma chiunque in realtà può diventare un buono, se non ottimo, skater; purchè si alleni e si applichi a sufficienza. Dal canto mio non posso certo dire di essere un fenomeno, anzi, però col tempo spero di migliorare. Riesco ad eseguire ollie (salti con lo skate, n.d.r.) abbastanza buoni, ollie 90, shove-it (sia da fermo che in movimento) e pop shove-it (solo da fermo). Ora mi sto allenando sul kickflip, ma purtroppo ancora non riesco a chiuderlo. A questo proposito volevo chiedere, a chi se ne intende e ne è capace, di darmi qualche consiglio in merito. A mia volta mi offro, nel caso qualcuno fosse incuriosito e volesse provare, di insegnare le tecniche di base per poi poter continuare autonomamente sullo skate. Comunque, cambiando argomento, volevo precisare che i miei idoli sono Rodney Mullen (per quanto riguarda lo street), Tony Hawk e Bucky Lasek (questi ultimi invece per quanto riguarda la vert). Quindi non mi resta che dire, a tutti gli appassionati, di continuare ad allenarsi. Provate, provate e ancora provate. Let's Skate!

domenica 14 ottobre 2007

Boy Entering Anarchists States Towards Inner Excellence (B.E.A.S.T.I.E.)

Oggi volevo parlarvi della mia passione per la musica punk, che coltivo ormai da più di un anno. Innanzitutto occorre fare una distinzione fondamentale tra il punk rock degli anni '70, l'hardcore punk e lo ska punk degli anni '80 e infine il pop punk degli anni '90. Li considero tutti e 3 importanti, ma non allo stesso modo: il primo punk rock, anche se aveva una forma musicale piuttosto rozza, è a mio avviso il più importante (era pur sempre la prima espressione musicale della cultura punk) e il più "puro", dato che non era ancora stato influenzato da altre correnti, musicali e non. Poi, negli anni '80, iniziarono a moltiplicarsi le contaminazioni che vedevano il punk mescolato sempre più a rock, reggae, ska, dub, jazz, ecc. Questo per quanto riguarda lo ska punk, mentre l'hardcore punk si tratta più di un fenomeno le cui idee si scostavano molto dal punk originale, pur mantenendo una base musicale molto simile. Le caratteristiche principali sono spesso l'alta velocità della musica, il cantato urlato, le sonorità più aggressive e distorte. Fino ad arrivare agli anni '90: dopo l'esplosione e il decadimento del fenomeno grunge, iniziò a diffondersi una sorta di punk revival, ma pesantemente influenzato dal pop; infatti i testi sono più allegri e spensierati, meno politici. L'impatto è immediato, band come Green Day e Offspring raggiungono (rispettivamente con gli album "Dookie" e "Smash") un successo inaspettato. Ora provo a elencare alcune delle punk band migliori dei rispettivi generi, di modo che se qualcuno fosse interessato all'ascolto di musica punk possa trovare qui molto materiale da cercare e quindi ascoltare.
PUNK ROCK: Sex Pistols, Ramones, Clash, Dead Kennedys, Dead Boys, Damned, Buzzcocks, Black Flag, Joy Division, Johnny Thunders & The Heartbreakers, Gun Club, Minutemen.
HARDCORE PUNK: Misfits, Exploited, Fear, Circle Jerks, Husker Du, Bad Religion, Fugazi, Descendents, Refused, Pennywise, NOFX,
SKA PUNK: Madness, Specials, Suicide Machines, Operation Ivy, Rancid, Less Than Jake, Reel Big Fish.
POP PUNK: Green Day, Offspring, Blink-182, No Use For A Name, Lagwagon, New Found Glory, Goldfinger, Sum 41, +44, MxPx, Screeching Weasel, Millencolin.

sabato 13 ottobre 2007

High Fidelity

Prima di iniziare a scrivere post su post devo fare una premessa. Come forse avrete notato ho questa strana "usanza" di fare top five su tutto ciò che mi capita, e molti di voi che non mi conoscono bene si chiederanno il perchè. La ragione è semplice: nel libro "Alta Fedeltà" di Nick Hornby (da cui è stato tratto un film diretto da Stephen Frears, con John Cusack nei panni di Rob), il protagonista e i suoi due dipendenti (che di fatto sono i suoi migliori amici) si divertono a stilare classifiche (top 5 appunto) sugli argomenti più svariati anche se quasi sempre a tema musicale. E secondo me questa è proprio questa una delle migliori idee narrative di Horby: l'analisi dei fatti della vita secondo la logica della classifiche musicali. Consiglio a tutti di vedersi almeno il film, anche se il libro è come sempre due spanne sopra per il semplice fatto (lo so che sembra strano ma io la penso così) che a volte con le parole si riesce a regalare sensazioni che con le immagine è impossibile trasmettere. È questo che a parer mio, contraddistingue l'esemplare cartaceo dalla sua trasposizione cinematografica. Se è vero o no, sta a voi deciderlo.

venerdì 12 ottobre 2007

Blazin' Tape

Blazin' Tape! Torno con un nuovo blog, e stavolta spero sia quello definitivo. Faccio voto di impegnarmi a riempirlo e abbellirlo sempre di più. Come si dice: anno nuovo, scuola nuova, vita nuova, quindi perchè non anche un blog nuovo? Comincio col dire che i miei interessi sono i più svariati, quindi qui tratterò un po' di tutto di modo di accontentare tutti quanti: musica, cinema, libri, fumetti, skateboard, computer, videogames e chi più ne ha più ne metta!